Per privatizzazione del rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici si intende l'applicazione ad essi delle stesse regole in vigore per i dipendenti delle aziende private, superando cioè la presenza di regole speciali dettate esclusivamente per questo personale. Regole che prevedevano per i dipendenti pubblici uno status giuridico diverso rispetto a quello in vigore per i dipendenti delle aziende private.
II 'cuore" di questa scelta legislativa è contenuta nell'articolo 2 del D.Lgs. n. 165/2001, che è stato modificato più volte, da ultimo dai D.Lgs. n. 150/2009, legge c.d. Brunetta e n. 75/2017, c.d. legge Madia.
Questa disposizione, nel testo attualmente in vigore, riprende, con alcune modifiche, che non hanno comunque carattere essenziale l'articolo 2 del D.Lgs. n. 29 del 1993. Essa era stata oggetto di modifiche sulla base delle previsioni dettate dall'art. 2 del D.Lgs. n. 546 del 1993 e successivamente dall'art. 2 del D.Lgs. n. 80 del 1998.
Il termine privatizzazione del rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici continua ad essere largamente utilizzato, anche se una parte rilevante della dottrina preferisce utilizzare il termine contrattualizzazione, con ciò sottolineando la centralità dei contratti collettivi di lavoro, centralità per molti aspetti rilanciata dal D.Lgs. n. 75/2017, provvedimento che ricordiamo dà attuazione ai principi dettati dalla legge delega n. 124/2015.
