Di nessun organo interno si ascolta la "voce": il pulsare costante del cuore, invece, accompagna la vita di ognuno di noi, fino al suo naturale termine, al punto che frasi come "il suo cuore ha cessato di battere" sono entrate nel bagaglio eufemistico di articoli giornalistici commemorativi preconfezionati (i famosi "coccodrilli") e necrologi. Non solo: il cuore accelera, o pare anche fermarsi, a seguito di emozioni, quasi a sottofondo ritmico delle stesse, cuore e amore si alternano nelle rime di poesie e canzoni, e ascoltare il battito dei cuore materno è, per il nascituro, la prima esperienza sensoriale acustica.
La sede dell'anima, del "principio vitale", fu per millenni identificata nel cuore che, conseguentemente, era considerato anche sede di quella virtù sacra, il "coraggio", che prende appunto nome dal termine latino che definiva quest'organo vitale per eccellenza ("cor").
Più che naturale, quindi, che anche prima di conoscere la reale funzione fisiologica del cuore, per noi così evidente ma non altrettanto in passato, la medicina antica e le tradizioni erboristiche popolari abbiano tenuto nella massima attenzione la salute del cuore, argomento che questo libro tratta con il consueto spirito divulgativo della collana, al fine di fornire al lettore una panoramica completa di conoscenze, anche pratiche, per mantenerlo il più possibile sano ed efficiente, fino agli ultimi anni della vita. Le malattie cardiovascolari, del resto, rappresentano ancora la principale causa di morte in occidente: basti pensare che, nella sola Italia, ogni anno duecentoquarantamila persone muoiono per infarti e per ictus, patologia cerebro-vascolare acuta, di origine spesso cardiaca (trombi in atrio), le cui conseguenze, quando non letali, possono comunque portare ad invalidità in una elevatissima percentuale di casi. La portata sociale è evidente, facilmente misurabile con la constatazione che il 23,5% della spesa farmaceutica nazionale è connessa al settore delle medicine per il cuore.
Come sempre, prevenire rappresenta la strada maestra, quando si conoscono i presupposti di una patologia e si è disposti a fare tesoro delle raccomandazioni che la Natura elargisce sempre.
